LA DIETA VEGETARIANA DEVE ESSERE IMPOSTA A TUTTI PER LEGGE
Il titolo del blog di questa settimana sintetizza bene il tema che vado a trattare.
Infatti ormai è palese che non c'è nessuna ragione perché si continui a mangiare la carne.
Ma andiamo con ordine esaminando i pro e i contro, i vantaggi e gli svantaggi di una dieta vegetariana per tutta la popolazione
(italiana ma sarebbe ancora meglio mondiale).
Prima di tutto la dieta vegetariana eliminerebbe la aberrante violazione che si compie ai danni dei diritti fondamentali
che accomunano tutti gli esseri viventi. Il diritto alla vita, alla liberta, al perseguimento delle proprie necessita non sono
diritti innati solo negli esseri umani ma in tutti gli esseri viventi, specialmente quelli senzienti.
Infatti uccidere un animale per esempio da allevamento come una mucca non può che comportare la più grande violazione dei suoi diritti.
E in aggiunta ciò, anche se dovessero mai essere proibiti dalla legge allevamenti intensivi, o comunque dove l'animale non umano, viene
rispettato e fatto vivere nel benessere, quale garanzia che poi di fatto avremmo che gli animali vivano effettivamente in tal modo?
Come si potrebbe pensare di controllare ogni singola azienda, ogni singola fattoria? E poi come si può pensare che degli animali
possano vivere nel benessere quando vengono orribilmente uccisi, vivendo nel terrore le ore ultime ore? L'idea di allevamenti
o fattorie dove l'essere vivente senziente possa vivere felice ` una utopia, a meno che non ne se proibisca l'uccisione, oltre all'obbligo
di garantirgli un certo grado di benessere.
Ma allora qui qualcuno potrebbe dire: "Ok, va bene Biocosmos, uccidere gli animali non umani è sbagliato ed è una ingiustizia, ma
da questo noi umani possiamo ricavarne dei profitti economici, quindi mi va bene di essere ritenuto un malvagio". E qui rimane facile da controbattere.
Perchè, a parte che questo profitto ricadrebbe solo su alcune persone (ad esempio il macellaio che vende la carne) e che ad ogni
modo puo essere ricavato benissimo in altro modo (come vedremo in seguito) con questo ragionamento se ne viene giùu tutta la costruzione della società civile.
Rispettare i diritti di tutti gli animali, anche quello non umani, non è un capriccio di qualcuno che ama particolarmente tutti gli animali, ma una necessità
per fondare una società civile su valori che portino al suo sviluppo, ad una progressione che faccia avanzare il benessere di tutti. Infatti il dolore, la sofferenza,
la gioia, i bisogni degli animali non umani (almeno quelli senzienti) sono del tutto identici a quelli degli animali umani.
E se una società definisce lecito violare i primi, quelli degli animali non umani, anche i secondi, quelli degli animali umani, perderanno di significato.
L'unica differenza èche l'uomo ha armi potenti con le quali distruggere ogni forma di ribellione da parte animale. Questo equivale a dire che chi puo permetterselo
può fare qualsiasi cosa. È il pensiero del serial killer. Se nessuno mi vede, in una strada buia, posso uccidere la prima persona che passa, semplicemente perche posso.
Quindi rispettare i diritti di tutti gli esseri viventi è un obbligo che ci viene semplicemente perchè è cosi che va il mondo.
Non siamo solo noi umani ad avere dignità in quanto tali, questa dignità la hanno anche gli animali non umani, èidentica è la struttura ontologica.
Ma passiamo oltre e vediamo il secondo vantaggio. QUello di una dieta sana e salutare.
Secondo l'ISS anche una dieta vegana, che va quindi oltre, quella vegetariana è salutare se si fa attenzione a cosa si mangia, integrando poi con vitamine B12 e vitamina D3
(le uniche componenti che, in buona sostanza, non riusciamo ad assumere solo dai vegetali). Figuriamoci una dieta vegetariana!
Inoltre si potrebbe seguire una dieta sostanzialmente vegana se solo esistessero solo pollai dove le galline (e i galli) vivessero secondo Natura e nel benessere.
Perchè è il principio della dieta vegana è non assumere cibi che abbiano comportato una violazione dei diritti degli animali. E ben sappiamo quali orrori terrificanti siano
gli allevamenti di polli, specialmente quelli intensivi (ossia purtroppo la stragrande maggioranza). Un ovetto non gallato 'preso in prestito' da un pollaio dove tutti vivono liberi
felici e contenti non violerebbe de facto la dieta vegana.
Discorso simile si potrebbe fare per gli animali del tutto privi di sistema nervoso centrale come i mitili. La mancanza di un cervello le avvicina alle piante e in
un certo modo si preserverebbe la filosofia vegana. Ma questo non è il punto del discorso. Anche perchè per le donne in gravidanza e le persone in fase di sviluppo la dieta vegana presenta maggiori
difficoltà. Ma certo non quella vegetariana.
Anzi eliminare il consumo di carne non può che giovare alla salute! Specialmente nei paesi più ricchi dove l'obesità, l'ipercolesterolemia sono mali molto diffusi.
E il consumo di carne troppo cotta è potenzialmente cancerogena. Per ultimo, per effetto dell'aberrante trattamento degli animali non umani negli allevamenti, la carne èpiena di antibiotici e steroidi che intossicano il corpo di chi li mangia. E un uso smodato degli antibiotici provoca anche la nascita di (altri) super batteri, resistenti proprio agli
antibiotici.
E se qualcuno si lamenta del gusto del cibo vegetariano sappia che non solo la maggior parte del cibo piu gustoso non è fatto di carne ma ad ogni modo
esistono surrogati vegetali che ne imitano il sapore. Quindi anche qui nessuna scusa. Se proprio una persona è drogata del sapore di una
cotoletta esistono ormai centinaia di hamburger, salsicce, bistecche, ecc ecc vegane che ne imitano alla perfezione il sapore.
Quindi per ora la dieta vegetariana significa giustizia, valori morali, salute e bontà.
Ma passiamo a cio che rapopresenta per l'ambiente. Gli allevamenti di animali infatti comportano un alto tasso di inquinamento atmosferico, soprattuto quello di bovini
dove i gas metano prodotti dalla ruminazione entrano nell'atmosfera. Ma anche gli altri producono comunque particolati e gas nocivi, se intensivi, rendendo impossibile
una vita salubre nel raggio di diversi chilometri. Ma qui potrebbe risolversi il problema creando fattorie naturali, con gli animali che vivono secondo Natura e con i loro spazi
, non ammassati in lager infernali a decine di migliaia. Rimane però un altro svantaggio degli allevamenti di animali a scopo alimentare:
che vengono usati enormi quantita di terreno
per produrre il foraggio per la loro nutrizione. Appezzamenti di terra che potrebbero essere usati come foreste (un bene prezioso sempre piu in in diminuzione) o per coltivazioni
per uso alimentare, facendo diminuire cosi la fame in quelle parti del mondo piu povere.
In un mondo sovraffollato e ormai sovrainquinato e sfruttato destinare della preziosa terra per nutrire degli esseri viventi destinati ad un inferno in terra
che verranno mangiati senza necessità è una aberrazione diabolica.
Gli unici aspetti negativi di imporre una dieta vegana consistono nella chiusura di diverse attività ma qui si puo ovviare con sussidi, specialmente quelli europei derivati dalla
PAC (politica agricola comune) col quale accompagnare le aziende verso una transizione vegetariana. Trasformare gli allevamenti in coltivazioni, tenere le mucche al pascolo per produrre concime stallatico,
creare santuari per animali o riforestare zone agricole, trasformare le macellerie in macellerie vegane, ecc ecc. Per la gran parte di queste attivitèa si tratterebbe semplicemente di cambiare il contenuto dell'offerta.
E se proprio qualcuno si ostina, beh peggio per lui, viene liquidato con un risarcimento e scompare dal mercato. D'altronde se non dovessimo progredire
solo perche qualcuno si ostina a non arrendersi al progresso, sociale e morale, esisterebbero ancora la schiavitu e i sacrifici umani agli dei.
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