LA CINA STA DISTRUGGENDO LE GALAPAGOS
Pessime notizie per l'arcipelago delle Galapagos: questa riserva naturale unica al mondo è minacciata dalla pesca intensiva ed illegale della cina.
Già dall'inizio di questa estate al largo dell'arcipelago erano state segnalate ben 300 grosse navi da pesca cinesi le quali possono contenere ciascuna fino a 1.000 tonnellate di prodotto. Ora sono accertati i grandi danni che stanno provocando all'ecosistema tramite la pesca intensiva di migliaia di tonnellate di pesce e la diffusione di quintali di bottiglie e cassette di plastica facilmente identificabili perchè hanno scritte con caratteri cinesi.
Ma come è possibili che navi di un paese straniero possano operare illegalmente nelle acque territoriali dell’Ecuador, paese a cui appartengono le Galapagos? I cinesi usano un trucco facile quanto difficile da bloccare: le navi ufficialmente restano in acque internazionali, lontano dalle coste ecuadoregne ma poi compiono rapidi blitz penetrando per incursioni illegali e per non farsi identificare spengono i radio segnalatori della loro posizione, oppure la falsificano, facendo figurare di essere da tutta altra parte.
Il gruppo ambientalista Oceana ha denunciato un quadro terrificante: ben 73.000 ore di pesca intensiva illegale sono state condotte nelle acque dell’oceano, tra cui anche quelle condotte all'interno della costa delle Galapagos.
Questa condotta è doppiamente illegale:
La pesca intensiva viola le norme internazionali sullo sfruttamento eccesivo del mare. Per questo viene regolata e limitata ma l’esercito di navi peschereccio cinesi si fanno beffe di tali regole.
La pesca intensiva è un grave danno per gli ecosistemi marini, potendo portare all'estinzione dei pesci oggetto della pesca ma anche di altre specie spesso intrappolate indiscriminatamente ai primi.
Ed è purtroppo una attività praticata in tutto il mondo (in Francia da poco è stata varata una enorme nave peschereccio industriale, la scombrus, che può portare e trattare fino a 120 tonnellate di pesce al giorno; in Olanda la pesca viene praticata su scala industriale col metodo altamente distruttivo dell'ambiente dello strascico che per fortuna verrà vietato dal luglio 2021) che è in grado di distruggere la biodiversità marina in poco tempo.
Ma l'azione cinese supera ben ogni immaginazione: oltre ad una flotta enorme di questi pescherecci industriali si assiste ad ogni violazione delle norme internazionali e della sovranità degli altri stati, i cui ecosistemi, come quello dell’Ecuador sono messi in costante pericolo di distruzione.
La situazione è intollerabile e richiede l'intervento della comunitè mondiale per porre ordine e rispetto delle leggi a protezione di animali, biodiversità e protezione dell'ambiente.
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