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LIETO FINE ALLA TRISTE STORIA DI KAAVAN
Il focus di questa settimana è dedicato alla triste storia di Kaavan, l'elefante asiatico divenuto famoso con il tragico soprannome di 'elefante più solo al mondo'. Kaavan infatti ha vissuto in solitudine per 35 anni in uno zoo in Pakistan, ,nazione dove non esistono elefanti allo stato selvatico, in condizioni pessime, legato ad una catena e spesso maltrattato dai guardiani dello zoo per fargli fare ridicole esibizioni davanti ai visitatori. Kavaan è nato nel 1985 nello Sri Lanka, (terra dove gli elefanti pur essendone un simbolo, sono spesso maltrattati e strappati dalla loro casa naturale per tenerli in cattività a scopo di lucro), venne inviato in Pakistan su richiesta del'allora presidente poichè la figlia desiderava avere un elefante. Quante storie tragiche cominciano con dei rivoltanti desideri! Non potendo tenere un elefante in giardino, il presidente inviò Kaavan allo zoo di islamabad, un luogo ben lontano dagli standard degli attuali bioparchi, dove gli animali sono spesso lasciati al loro destino o maltrattati. Qui comincia l'inferno del povero elefante che comincia a dare segni di depressione, squilibrio mentale a cui i guardini reagiscono legandolo e colpendolo con un bastone appuntito, quello che usano i circhi per costringere gli animali a compiere gesti innaturali. Kaavan invece aveva bisogno solo di compagnia di altri della sua specie, oltre che di attenzioni e libertà. Gli elefanti infatti sono animali dalla psicologia altamente complessa, altamente sociali e il loro comportamento naturale e la loro ecologia sono influenzati dalle condizioni in cui sono tenuti, Nel 1990 arriva una buona notizia per il nostro protagonista: un elefantessa di nome Saheli viene portata (non sono riuscito a trovare fonti che ne indicassero la provenienza, se fosse stata prelevata in Natura o provenisse da una situazione di cattività) nel suo recinto. Kaavan migliora un poco il suo stato psicofisico, ma nel 2012 saheli muore e lui ritorna ad essere di nuovo solo. Il contraccolpo psicologico è devastante. Ormai Kaavan alterna stati di letargia ed apatia a scatti di ira che lo portano ad essere ancor di più trascurato e maltrattato dai suoi guardiani. Ed è in questo periodo che diviene famoso sui mass media come l'elefante più solo al mondo attirando le attenzione degli attivisti per i diritti degli animali di tutto il mondo, inclusa l'icona pop Cher , i quali hanno fatto una campagna per il rilascio di Kaavan a partire dal 2016. Una petizione che chiedeva che Kaavan fosse liberato era stata firmata da oltre 400.000 persone di tutte le parti del mondo. Alla fine di maggio 2020, un tribunale pakistano ha stabilito che Kaavan sarebbe stato rilasciato dallo zoo per la gioia ddei sostenitori di Kaavan. La corte ha anche criticato i funzionari dello zoo per non essere riusciti a soddisfare i bisogni dell'animale in termini di violazione del Prevention of Cruelty to Animals Act 1890 e Wildlife Ordinance del 1979. Il 17 luglio 2020, Free The Wild ha annunciato che il governo pakistano ha decreato che FTW aveva il suo consenso a trasferire Kaavan in santuario per elefanti in Cambogia - "Un luogo che abbiamo visitato e controllato personalmente e siamo lieti che Kaavan chiami casa". Una settimana fa Kaavan, dopo lunghe preparazioni per far fronte al lungo viaggio, è arrivato nel santuario dove finalmente sta cominciando a vivere con la dignità che gli era stata strappata da uomini crudeli. E ora giungono anche le prime notizie di Kaavan che si relaziona con i suoi nuovi compagni di vita! Un finale lieto per lui ma in tutto il mondo, soprattutto nei tanti falsi santuari e negli zoo e circhi, migliaia di elefanti vivono ancora in una miserabile prigionia costretti dalla malvagità di gente senza morale e dignità.

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