I DANNI DEL FRACKING
Il focus di oggi è incentrato sul fracking ossia la tecnica di estrazione di idrocarburi e gas tramite la frantumazione idraulica
delle rocce sotterranee.
È questa una tecnica che sta prendendo sempre più piede dagli ultimi dieci anni a questa parte e che viene
presentata da chi la pratica come una tecnica amica dell'ambiente in quanto permette l'estrazione di gas naturali non
peggiorativi del riscaldamento climatico, mentre le associazioni dei cittadini, ambientaliste e di controllo del territorio
ne sottolineano invece i grandi rischi per la salute della persone, degli ecosistemi e per il riscaldamento globale stesso.
Prima di andare ad analizzare nello specifico questi danni all'ambiente è opportuno descrivere più in dettaglio il fracking.
Come anticipato, nelle rocce sotterranee chiamate in termine tecnico scisto, si trovano imprigionati molti idrocaburburi di
differenti tipologie e gas naturali, derivanti dalla enorme pressione e temperatura che si trovano a quelle profondit&a
grave; che ha agito sui composti organici sedimentatisi nel corso dei secoli, ossia in altre parole dei cadaveri di tutti gli organismi
viventi intrappolati nella roccia.
Per liberare questi gas e oli si scava nel terreno fino a 2.500/3.000 con delle trivelle e una volta raggiunto la sezione del terreno in cui si
trova lo scisto si scava una piccola galleria in orizzontale provocando una serie di microfratture nella roccia. Successivamente si pompano diverse tonnellate
di acqua, a cui sono state aggiunte tutta una serie di sostanze chimiche, con una pressione elevatissima, tale che l'acqua penentrando nelle microfratture,
produca la frantumazione delle rocce e la fuoriuscita delle sostenza gassose ed oleose che fungeranno da energia come idrocarburi.
Ora che la tecnica è stata spiegata grossolaneamente si può già intuire quali sono i danni derivanti all'ambiente ed a tutti gli esseri che lo popolano
dal fracking.
Se è vero infatti che l'estrazione di gas naturali meno contaminanti e meno capaci di aumentare il riscaldamento globale può visto come un aiuto
all'ambiente ci sono dei problemi logicistici e conseguenze davvero dannose che non possono essere eliminate.
In primis il consumo dell'acqua per praticare il fracking è elevatissimo: acqua che non può essere riulitizzata perchè contaminata dalle sostanze
chimiche immessi per facilitare la frantumazione delle rocce e anche dalle sostanze fuoiriscite dalle rocce tra cui molti metalli pesanti e anche elementi radiottivi.
comportando cosi il secondo grosso problema, quello della gestione delle acque reflue. Acque cosi contaminate se lasciate refluire nelle sorgenti inquineranno
le acque potabili e comunque comporteranno un inquinamento del terreno ovunque esse finiranno.
Oltre a ciò si aggiungono l'inquinamento acustico, davvero acuto, il problema del riciclo dei rifiuti prodotti da una attività cosi
estesa e problematica e dal consumo di suolo.
Ma è col problema della fuoriuscita del gaso metano e altri gas nocivi per l'ambiente e la salute come l'ozono troposferico un altro grave danno 'collaterale'. Un rapporto , pubblicato da Physicians for Social Responsibility and Concerned Health Professionals di
New York, riunisce i risultati di oltre 1.700 studi,
articoli e rapporti che legano le attività di fracking a una serie di problemi di salute tra cui difetti alla nascita, cancro e asma, collegandoli proprio a questi ga fuorisciti nell'aria dalle rocce.
La scienza mostra chiaramente che l'ozono troposferico contribuisce al rischio di ictus, parto prematuro, infarto e asma, tra le altre cose, spiega il promotore del rapporto. Quando il suo gruppo di ricerca ha esaminato gli effetti sulla salute pubblica misurati direttamente,
li ha visti verificarsi a tassi più alti del normale in luoghi con molta attività di fracking.Il metano invece contribuisce al riscaldamento globale anche venti volte di piu dell'anidride carbonica, annullando
ogni vantaggio in questo senso dell'utilizzo dei gas naturali.
Oltre a questi svantaggi inevitabili si aggiungono poi quelli possibili come l'inquinamento delle falde acquifere o mal funzionamento in caso di rottura delle tubazioni, evento poco probabile se il fracking viene svolto con cura ed attenzione
ma comunque non escludibile a priori; o quello dell'intensificazioni dell'attività sismica in quanto diversi report hanno verificato proprio un aumento del
numero dei terremoti nelle zone in cui il fracking è stato praticato diverse volte, anche se questa correlazione è ancora da accertare in maniera inequivocabie.
In definitiva possiamo definire il fracking una attività che comporta dei danni ambientali di grande importanza, non evitabili e che producono un
inquinamento a più livelli a danno della salute degli esseri viventi che si trovano nelle prossimità dei siti di estrazione. Il riscaldamento atmosferico è anche un effetto inevitabile vista
la quantità di gas metano fuoriuscente che non può essere evitato.
Solo in alcuni casi sporadici, come una zona isolata e desertica, lontana da centri abitati e da ecosistemi pieni di vita, si potrebbe pensare di
consentire la frantumazione delle rocce e solo dietro attenta pianificazione per evitare una contaminazione delle falde acquifere sotterranee, ma di certo
non è qualificabile come operazione amica dell'ambiente ne può essere qualcosa su cui contare per il fabbisogno energetico futuro in quanto utilizzabile solo in limitatissime occasioni,
pena la devastazione dell'ambiente.
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