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SEZIONE ANIMALI
Il regno al quale noi apparteniamo, quello degli animali, offre una varietà di specie ed un incredibile numero di capacità e meraviglie da superare ogni immaginazione.
Tutti noi animali siamo esseri eucarioti, ossia composti da cellule più complesse ed evolute rispetto a quelle procariote (presenza di un nucleo cellulare contenuto in una membrana dove si trova raggruppato la maggior parte del DNA), la cui prima apparizione sulla Terra viene fatta risalire a circa 1,2 miliardi di anni fa. Dai primi semplici organismi pluricellulari gli animali si sono evoluti, separandosi per sempre dalle piante dopo circa 200 milioni di anni fa, specializzandosi sempre più grandemente arrivando ad occupare tutte le nicchie ecologiche possibile, dall'aria alle acque, e alla terraferma.
Altra caratteristica comune a tutti gli animali è l'eterotrofia, ossia l'incapacità di sintentizzare da soli le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo ed il mantenimento dell'organismo. Pertanto tutti noi animali dobbiamo cibarci di altri essere viventi, dipendendo la creazione di questi nutrienti dalle piante.
Gli animali sono inoltre essere mobili, avendo intrapreso un percorso evolutivo diverso da quello delle piante. Per questo nella stragrande maggioranza degli animali troviamo il tessuto muscolare, quello scheletrico e tegumentale ed un raffinato ed sviluppato sistema nervoso.
Famosa รจ la suddivisione del regno animale nelle cinque classi: pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Ma questa suddivisione tassonomica, benchè nota universalmente non è rigorosa, in quanto oggi si distingue tra Condroitti o Pesci cartilaginei e Osteitti ossia Pesci ossei, negando l'uniformità di classe delle varie specie di pesci. Oltre a queste esistono poi diversi gruppi in cui ritroviamo diverse forme animali che esulano dal gruppo in cui sono presenti le 6 classi citate.

Uno studio condotto nell'ambito del progetto di reintroduzione di alcuni individui di tartaruga palustre europea (Emys orbicularis galloitalica) nel Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone da parte dell'Università di Milano-Bicocca hanno rilevato come queste tartarughe abbiano un comportamento sociale. Le giovani tartarughe sono state infatti in grado di stabilire una vera e propria struttura gerarchica, con individui dominanti e individui sottomessi, come accade in diverse specie di uccelli e mammiferi. Una volta formate, le gerarchie sembrano rimanere stabili nel tempo, nonostante le differenze di rango siano risultate poco marcate, ovvero le tartarughe sottomesse hanno mostrato comunque la possibilità di vincere uno scontro contro una tartaruga dominante. Questo studio ha il pregio di mettere in luce come spesso gli animali siano bollati con estrema semplicità: dei rettili si dice comunemente che non sono animali molto sociali e che le interazioni tra loro siano molto povere e limitate, ma la creazione di una gerarchia sociale che rimane stabile è cosa tutt'altro che banale e semplice. Certo non arriviamo alle vette di collaborazione ed empatia che esistono negli uccelli, mammiferi ma anche pesci ma ancora una volta siamo a differenze di grado e non di qualità.
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