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SEZIONE ANIMALI
FILIPPA&MAFALDA OFELIA AVVOLTOIO PAPA
Il regno al quale noi apparteniamo, quello degli animali, offre una varietà di specie ed un incredibile numero di capacità e meraviglie da superare ogni immaginazione.
Tutti noi animali siamo esseri eucarioti, ossia composti da cellule più complesse ed evolute rispetto a quelle procariote (presenza di un nucleo cellulare contenuto in una membrana dove si trova raggruppato la maggior parte del DNA), la cui prima apparizione sulla Terra viene fatta risalire a circa 1,2 miliardi di anni fa. Dai primi semplici organismi pluricellulari gli animali si sono evoluti, separandosi per sempre dalle piante dopo circa 200 milioni di anni fa, specializzandosi sempre più grandemente arrivando ad occupare tutte le nicchie ecologiche possibile, dall'aria alle acque, e alla terraferma.
Altra caratteristica comune a tutti gli animali è l'eterotrofia, ossia l'incapacità di sintentizzare da soli le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo ed il mantenimento dell'organismo. Pertanto tutti noi animali dobbiamo cibarci di altri essere viventi, dipendendo la creazione di questi nutrienti dalle piante. Gli animali sono inoltre essere mobili, avendo intrapreso un percorso evolutivo diverso da quello delle piante. Per questo nella stragrande maggioranza degli animali troviamo il tessuto muscolare, quello scheletrico e tegumentale ed un raffinato ed sviluppato sistema nervoso. Famosa รจ la suddivisione del regno animale nelle cinque classi: pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Ma questa suddivisione tassonomica, benchè nota universalmente non è rigorosa, in quanto oggi si distingue tra Condroitti o Pesci cartilaginei e Osteitti ossia Pesci ossei, negando l'uniformità di classe delle varie specie di pesci. Oltre a queste esistono poi diversi gruppi in cui ritroviamo diverse forme animali che esulano dal gruppo in cui sono presenti le 6 classi citate.
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SCOPERTE NUOVE SPECIE IN BOLIVIA
Quando una spedizione guidata da Trond Larsen del gruppo ambientalista senza scopo di lucro Conservation International, si era
recata nel marzo del 2017 nela valle di Zongo, vicino alla capitale boliviana di La Paz, non si aspettava certo di trovare ben 3 nuove specie animali
(ed altre 17 di piante), nonché di avvistare altre specie ancora che non si vedevano da decenni.
La valle dello Zongo è il cuore della regione: li
alte montagne, ripide e aspre, conservano gelosamente tutta una serie di habitati diversi, che prosperano con una rigogliosa biodiversità.
È stato tra le foreste nuvolose che i ricercatori hanno scoperto la vipera di montagna "punta di diamante", il "serpente bandiera boliviao e
la "rana lillipuziana", oltre a gloriose specie di orchidee e farfalle.
I risultati di quella fortunata spedizione sono stati rivelati solo una settimana fa in una ricerca pubblica.
Vediamo qualche dettaglio in più di questi animali:
La vipera di montagna, estremamente velenosa, ha grandi zanne e fossette sensibili al calore sulla testa
per aiutare a rilevare la preda. In precedenza sconosciuto alla scienza, dopo la spedizione la vipera è stata trovata altrove nelle Ande, dice Larsen.
Il serpente bandiera boliviano ha preso il nome dai suoi straordinari colori rosso, giallo e verde che ricordano appunto il vessillo sudamericano
ed è stato scoperto in un fitto sottobosco nella parte
più alta della montagna che hanno esaminato.
Un'altra scoperta ha portato alla luce uno tra gli anfibi più piccoli del mondo.
La rana lillipuziana giustamente battezzata è un minuscolo anfibio di 1 centimetro di lunghezza. Con il suo colore marrone mimetizzato e la tendenza a nascondersi
in spessi strati di muschio e terra, è quasi impossibile da individuare.
Oltre a identificare nuove specie, il team ha riscoperto quattro specie ritenute estinte, inclusa la mesmerica "rana dagli occhi da diavolo", di
colore nero con occhi rosso scuro. È stato avvistato l'ultima volta 20 anni fa, prima che nel suo habitat venisse costruita una diga idroelettrica.
Dopo numerosi tentativi di trovare la rana si è ipotizzato che la specie non esistesse più.
"Dato che tutte queste altre spedizioni sono fallite, non pensavamo che l'avremmo trovata e quando l'abbiamo scoperta, è stata una vera
incredibilmente eccitante", dice Larsen.
La farfalla satiro, vista l'ultima volta 98 anni fa, è stata riscoperta nel sottobosco della Valle di Zongo, intrappolata in
una trappola contenente la sua fonte di cibo di frutta marcia.
Tutte grandi notizie per la biodiversità , sempre più minacciata.
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