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SEZIONE ANIMALI
FILIPPA&MAFALDA OFELIA AVVOLTOIO PAPA
Il regno al quale noi apparteniamo, quello degli animali, offre una varietà di specie ed un incredibile numero di capacità e meraviglie da superare ogni immaginazione.
Tutti noi animali siamo esseri eucarioti, ossia composti da cellule più complesse ed evolute rispetto a quelle procariote (presenza di un nucleo cellulare contenuto in una membrana dove si trova raggruppato la maggior parte del DNA), la cui prima apparizione sulla Terra viene fatta risalire a circa 1,2 miliardi di anni fa. Dai primi semplici organismi pluricellulari gli animali si sono evoluti, separandosi per sempre dalle piante dopo circa 200 milioni di anni fa, specializzandosi sempre più grandemente arrivando ad occupare tutte le nicchie ecologiche possibile, dall'aria alle acque, e alla terraferma.
Altra caratteristica comune a tutti gli animali è l'eterotrofia, ossia l'incapacità di sintentizzare da soli le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo ed il mantenimento dell'organismo. Pertanto tutti noi animali dobbiamo cibarci di altri essere viventi, dipendendo la creazione di questi nutrienti dalle piante. Gli animali sono inoltre essere mobili, avendo intrapreso un percorso evolutivo diverso da quello delle piante. Per questo nella stragrande maggioranza degli animali troviamo il tessuto muscolare, quello scheletrico e tegumentale ed un raffinato ed sviluppato sistema nervoso. Famosa รจ la suddivisione del regno animale nelle cinque classi: pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Ma questa suddivisione tassonomica, benchè nota universalmente non è rigorosa, in quanto oggi si distingue tra Condroitti o Pesci cartilaginei e Osteitti ossia Pesci ossei, negando l'uniformità di classe delle varie specie di pesci. Oltre a queste esistono poi diversi gruppi in cui ritroviamo diverse forme animali che esulano dal gruppo in cui sono presenti le 6 classi citate.
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LE CICALE E I NUMERI PRIMI
Le cicale delle specie Magicicada septendecim e Magicicada tredecim sono insetti davvero speciali. Come tutte
le altre del loro genere, queste cicale hanno un ciclo vitale che inizia con lo stadio ninfale che trascorre per intero nel terreno
per poi compiere la metamorfosi finale in individui adulti una volta emerse dalla terra. Differentemente da tutte le altre
tuttavia, queste cicale, che condividono spesso lo stesso habitat, hanno un ciclo di vita molto più lungo di 17 e 13 anni.
Per ben 16 e 12 anni quindi le magicicade vivono nel terreno alimentandosi con la linfa delle radici degli alberi. Nell'ultimo anno si assiste quindi ad un evento straordinario: migliaia e migliaia di Magicicada si impadroniscono
della foresta emergendo tutte assieme in una sola notte. Emettono il loro canto sonoro, si accoppiano, si alimentano e depositano le uova.
Poii, dopo sei settimane circa, muoiono. La foresta torna silenziosa e leMagicicada septendecim torneranno a fare
capolino dopo altri 17 anni e nel caso di quelle della specie tredecim, dopo 13 anni.
Ad di là della straordinaria ed improvvisa apparizione quello che lascia stupiti è perche queste due specie
abbiano scelto di emergere proprio con questi intervalli di tempo cosi specifici e lunghi.
Ad una prima occhiata gli studiosi hanno visto che sia 17 che 13 sono numeri primi. Da qui hanno dedotto una ipotesi
interessante: per assicurarsi di emergere entrambe nello stesso periodo il numero minore di volte evitando cosi una competizione eccessiva,
si sono evolute facendo durare il loro ciclo vitale un periodo pari ad un numero primo. Infatti, date le caratteristiche di
questi numeri, cosi facendo le due specie dovranno dividersi la foresta solo una volta ogni 13x17=221 anni. Infatti i numeri
primi sono quei numeri che non possono essere scomposti in due numeri piu piccoli diversi. Se si fossero evolute ad esempio
seguendo cicli di 18 e 12 anni, nello stesso periodo di 221 anni, si troverebbero in sincronia ben 6 volte e precisamente
negli anni 36, 72, 108, 180 e 216.
Un'altra ipotesi che però si basa sullo stesso principio è che lo sviluppo di tale ciclo è stato determinato dal vantaggio
di evitare l'emersione dal terreno in simultanea con un fungo che risulta loro letale. Passando per un ciclo della durata di 17 o 13 anni
, ovvero di un numero primo di anni, le cicale si sono garantite la certezza di emergere negli stessi anni della comparsa del fungo molto
meno spesso di quanto accadrebbe sei i loro cicli di vita durassero un numero primo di anni.
Quale sia delle due la spiegazione veritiera (magari entrambe) gli scienziati ritengono non ci sia dubbio che il vantaggio
nell'emergere nella foresta in un numero primo di anni sia enorme. Questo vantaggio ha fatto si che la selezione naturale
abbia finito col premiare le cicale con questo tipo di ciclo vitale.
Non c'è da stupirsi della correlazione tra matematica pura e Natura: in quest'ultima sono innumerevoli gli esempi in tal senso
come quello, forse il piu noto, del numero di petali di un fiore che segue sempre la serie di Fibonacci, dove un numero è il risultato
della somma dei due precedenti (1, 2, 3, 5, 8, 13 ecc).
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